Quando si parla di Disturbi Specifici di Apprendimento (d’ora in avanti DSA) si parla di difficoltà legate alla capacità di leggere, scrivere o calcolare in modo rapido e corretto in rapporto all’età del soggetto. Di solito, questi apprendimenti diventano “automatici” nel percorso scolastico, ma può avvenire che, per alcuni ragazzi, tale processo proceda a rilento e con grande fatica.
I DSA riguardano una percentuale che varia tra il 3 e il 5% della popolazione in età scolare.
Se un genitore sospetta che il proprio figlio abbia una difficoltà di questo tipo o se la scuola segnala difficoltà specifiche, è indispensabile procedere ad una valutazione diagnostica. La diagnosi deve essere fatta da specialisti esperti con test appositi e specifici che riguardano gli apprendimenti, ma anche aspetti più generali quali la memoria, l’attenzione, il quadro cognitivo, ecc.
I ragazzi con DSA necessitano di strumenti e di aiuti specifici per affrontare in modo proficuo e sereno il loro percorso scolastico ed è indispensabile una collaborazione tra scuola e famiglia.
Potenziamento cognitivo: i processi cognitivi sono “educabili”. Questo significa che si può lavorare in modo mirato per accrescere il potenziale cognitivo di ogni soggetto, sviluppando e sostenendo le funzioni coinvolte. Oltre a migliorare la prestazione cognitiva, con ricadute positive sul senso di autostima e di autoefficacia, un percorso di questo tipo serve anche a costruire nuove abilità e a migliorare la qualità di vita del soggetto.
I percorsi possono essere differenti e lavorare a diversi livelli, ma l’obiettivo principale rimane sempre la costruzione di abilità, strumenti e metodi utili nel percorso dell’apprendimento.
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