Una relazione sufficientemente buona con i figli consente loro di sentirsi visti ed ascoltati, di crescere all’interno di regole, di sviluppare competenze relazionali necessarie ad un sano sviluppo.
I genitori possono essere in difficoltà a svolgere serenamente il loro ruolo quando in famiglia, nella coppia o in ambito lavorativo si attraversano situazioni di difficoltà, quando i figli danno segnali di malessere che non si riescono a decifrare, quando tra genitori non si riesce a parlare del figlio e a prendere delle decisioni insieme, quando i figli “fanno il bello e il cattivo tempo in casa”, quando la scuola segnala un disagio.
In queste situazioni la preoccupazione, i sentimenti di inadeguatezza, di rabbia e di impotenza rischiano di schiacciare i genitori.
Il sostegno psicologico consente ai genitori in difficoltà nella relazione con i figli o nell’interazione con la scuola di comprendere meglio cosa sta accadendo, di individuare e valorizzare le loro risorse e le loro competenze educative e affettive.
Dal punto di vista operativo il sostegno alla genitorialità utilizza l’ascolto attivo non giudicante e il supporto alla rielaborazione e si pone l’obiettivo di:
- accogliere una domanda di aiuto e contenere le ansie che ostacolano la capacità di pensare;
- recuperare una distanza emotiva che consenta una lettura più oggettiva delle situazioni;
- restituire responsabilità genitoriale attraverso la distinzione fra bisogni dei figli e bisogni propri.
Il sostegno alla genitorialità può essere attivato come risposta ad una specifica richiesta di aiuto dei genitori o può far parte del progetto terapeutico del minore e quindi svolgersi come percorso dei genitori parallelo all’intervento con il figlio.
I consulenti del Centro Clinico sono a disposizione su appuntamento.