𝐴𝑙𝑒𝑠𝑠𝑎𝑛𝑑𝑟𝑎 𝐶𝑟𝑖𝑠𝑝𝑖𝑛𝑜 – 𝑃𝑠𝑖𝑐𝑜𝑡𝑒𝑟𝑎𝑝𝑒𝑢𝑡𝑎
𝙋𝙖𝙧𝙩𝙚 𝙄 – 𝙂𝙡𝙞 𝙨𝙩𝙪𝙙𝙚𝙣𝙩𝙞
L’inizio del nuovo anno scolastico per bambini e ragazzi porta sempre con sé, insieme a una vasta sfumatura di emozioni e stati d’animo, una buona dose di paura: la paura di non essere all’altezza delle sfide nuove che la scuola richiederà, la paura di non essere capiti dai docenti, di non sentirsi accolti dai compagni e di rimanere ai margini, la paura di deludere i genitori.
La paura non piace a noi adulti e non piace ai più piccoli: nel nostro linguaggio la paura può essere “matta”, “del diavolo”, ce la si può “fare sotto dalla paura”, si può “morire di paura”. La paura infatti fa male quando dilaga, quando fa perdere i contorni dell’oggetto reale e impedisce un corretto esame di realtà, quando attacca l’autostima e diventa stato depressivo, chiusura e rassegnazione, quando fa regredire invece che crescere.
Ma la paura è inevitabile e , se “ci stai dentro” (come dicono i giovani) serve: fa stare più attenti; preoccupa, che vuol dire che prepara ad affrontare le eventuali situazioni difficili e “pericolose”; stimola a reagire; può creare senso di solidarietà nel gruppo classe e, non ultimo, fa sentire anche un po’ eroi. La paura accettata e non demonizzata diventa sfida e avventura e apertura al nuovo.
E’ certo che si tratta di un’emozione a cui sono associate sensazioni di disagio, di agitazione interna, di allerta e pericolo, è certo che la paura non è la felicità, ma non per questo non fa bene, anzi: è strumento di resilienza e di adattamento. La paura è parte del benessere psicologico.
Allora auguriamo ai bambini e ai ragazzi un buon inizio, una bella avventura!