𝑀𝑎𝑢𝑟𝑜 𝑀𝑎𝑟𝑡𝑖𝑛𝑎𝑠𝑠𝑜 – 𝑝𝑠𝑖𝑐𝑜𝑙𝑜𝑔𝑜 𝑝𝑠𝑖𝑐𝑜𝑡𝑒𝑟𝑎𝑝𝑒𝑢𝑡𝑎
La vita scolastica di bambini e ragazzi è sempre più complessa e sovraccaricata di aspettative, di prestazioni, di vissuti e criticità che si dipanano in intrecci relazionali fra compagni, nei gruppi, con i docenti e con le famiglie.
Il carico emotivo è notevole e le occasioni di disagio sono molte, tutto ciò si sovrappone ai delicati compiti evolutivi del percorso di crescita ed ai delicati cambiamenti e questo comporta; stress, ansie, paure, rabbie e conflitti pervadono vissuti e generano momenti di crisi.
Gli adulti di riferimento, genitori e insegnanti, non sempre sono di supporto incorrendo anche loro in difficoltà di approccio e a volte di conflitto che finiscono per appesantire anziché alleviare le fatiche di bambini e ragazzi.
La scuola diventa pertanto l’ambito in cui le difficoltà si palesano e si possono amplificare, per tali ragioni si ritiene particolarmente importante la presenza di un’azione psicologica di aiuto e di supporto a disagi ed a dinamiche complesse.
La/o psicologa/o a scuola deve essere una figura imprescindibile dire nella struttura e nell’organizzazione della vita scolastica, una presenza a supporto di malesseri e difficoltà di comunicazione che sappia accompagnare nella gestione di nodi di relazioni e apprendimenti e che operi a favore dell’inclusione.
Pensiamo quindi a una figura che vada oltre lo schema riduttivo del terapeuta a scuola, che sappia essere punto di primo intervento per ascolto, supporto all’elaborazione e invio di casi di disagio importante ma anche mediatore degli intrecci relazionali fra studenti, docenti e genitori, conoscitore delle dinamiche di gruppo e che aiuti a tradurre la diagnosi in indicazioni utili per il compito dei docenti.
Tutto questo richiede una definizione accurata della psicologia scolastica, con lo status di disciplina specifica per cui gli psicologi scolastici ricevano adeguata formazione.